I Pozzi Sacri di Avalon

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“Si vociferava anche che [il Graal] fosse stato visto sull’altra isola, Ynis Witrin, scintillante in fondo al pozzo, quel pozzo che ad Avalon era lo specchio sacro della Dea; perciò i preti avevano iniziato a chiamarlo il Pozzo del Calice.”

Così scrive la Bradley nel libro Le Nebbie di Avalon, e infatti Chalice Well, il pozzo del calice, è un luogo in cui l’antica religione e il cristianesimo si incontrano (come in altri punti di Glastonbury) ...

Ai piedi della collina sacra del Tor, a Glastonbury, in Inghilterra, ci sono due antiche Sorgenti Sacre: la Sorgente Bianca, dove l’acqua è dolce e limpida, e quella più famosa, la Sorgente Rossa, la sorgente di sangue, il cui flusso non cambia mai. Qui troviamo anche il famoso Pozzo del Calice, Chalice Well.

Il luogo chiaramente è cambiato nei secoli, e quella che era una semplice sorgente che sgorgava dalla terra è oggi un curatissimo e meraviglioso giardino di guarigione, il cui pozzo sacro attira migliaia di persone ogni anno.

La coppa collegata a questo luogo è il Santo Graal, ma prima è stata il calderone della Dea, e il suo grembo. Secondo alcune leggende cristiane, il calice dell’ultima cena è stato seppellito sotto la collina del Tor da Giuseppe di Arimatea, e ha macchiato le acque di rosso, simbolo del sacrificio di Cristo. Nelle leggende arturiane, il Re Pescatore guarisce se stesso e la terra desolata bevendo dal Santo Graal.

Come tanti altri punti di Glastonbury, Chalice Well è dove si incontrano le energie della terra e del cielo, ed è un luogo cosiddetto liminale, un punto di confine e di passaggio tra il mondo dei vivi e l’Altromondo. Specchi e corsi d’acqua sono infatti tutti luoghi liminali. Nelle leggende popolari celtiche, i pozzi sacri erano soglie tra i mondi e pertanto luoghi di scelta. L’acqua è inoltre l’elemento di guarigione della dea Brigid.

Secondo Dion Fortune, Chalice Well potrebbe anche essere stato lo specchio magico di Morgana.

La Sorgente Rossa è venerata da tempo immemore come sacra alla Dea.

Il colore rosso dell’acqua è dato dall’alto contenuto di ferro, che se per i cristiani rappresentava il sangue di Cristo, prima ancora era simbolo del flusso mestruale della donna.

Il flusso di queste acque non cambia mai e sono considerate guaritrici.

Il simbolo del vesica piscis inciso sulla botola del pozzo è collegato a Gesù ma anche al femminino per via la sua forma ricordante la yoni, la vagina.

Come spiega Kathy Jones, questa zona è tra i punti più sacri dell’isola di Avalon, luogo di guarigione e trasmutazione per le sacerdotesse della Dea.

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