Libri – Le Luci di Atlantide
"Molto, molto tempo prima, in un tempo di cui la breve memoria del genere umano non conservava tracce, la Luce aveva trionfato, e ora regnava suprema nel Sole. Ma nel corso degli infiniti cicli temporali – e questo lo ammettevano perfino i Sacerdoti della Luce – il regno del Sole era destinato a finire; Dyaus, il Dio Occulto, il Dormiente, avrebbe riassorbito la Luce... e, in una smisurata Notte del Caos, avrebbe spezzato le sue catene e instaurato il suo dominio."
Le Luci di Atlantide è un romanzo di Marion Zimmer Bradley (autrice del magistrale Le nebbie di Avalon e di molti altri romanzi), dapprima pubblicato in due volumi separati (Web of Light e Web of Darkness), che racconta la più grande battaglia di tutti i tempi, quella tra il Bene e il Male.
Il libro comincia con l’arrivo di un principe della Luce atlantideo, Micon, che è stato torturato per estorcergli i segreti di un grande potere, e di cui Domaris, una bellissima sacerdotessa, si innamora. La sorella minore della giovane donna, Deoris, sceglie invece di percorrere una via diversa da quella della sorella e di legarsi a un personaggio ambiguo.
È impossibile non paragonare Le luci di Atlantide a Le Nebbie di Avalon. Mentre, in entrambi, la Bradley eccelle nella narrazione e nell’ambientazione, qui manca nella storia, nei personaggi e nelle loro relazioni quella profondità che troviamo nel libro sulla leggenda arturiana.
Anche le parti dedicate alla spiritualità sono più scarne, meno sentite e intuitive rispetto a Le Nebbie di Avalon (o agli altri libri della serie avaloniana), sebbene si possa già intravederne il bozzolo.
Infine, la mancanza più grande di questo libro è il titolo fuorviante (scelto dall’autrice o dall’editore?), in quanto, sebbene vi siano alcuni personaggi provenienti da Atlantide e il continente venga menzionato relativamente ad alcuni rituali, non racconta affatto quello che un lettore si aspetterebbe dal titolo, ovvero la storia della caduta di Atlantide, ma una più generica lotta tra le forze della Luce e dell’Oscurità.
Nonostante queste debolezze, la Bradley è capace come pochi altri scrittori di evocare luoghi e tempi lontani e di farli sentire reali, presenti. Inoltre, visto il periodo che tutto il mondo sta attualmente vivendo, romanzi come questo sono preziosi in quanto spingono a interrogarsi sui propri principi, valori e scelte di vita, nonché a imparare a discernere la verità al di là delle apparenze.