Libri – La Magia della Luna

“Posi le mani sull’altare e pensai alla mezza luna, e la Grande Iside venne da me. Sentii la sua presenza dietro di me, come sempre, perché è in questo modo che Lei arriva alle donne. La ringraziai, guardando nello specchio e vedendovi il mio stesso viso, perché sono Lei quando sono la Sua sacerdotessa.”

La Magia della Luna è l’ultimo romanzo esoterico di Dion Fortune e la protagonista è ancora Vivien Le Fay Morgan, che abbiamo incontrato e amato in La Sacerdotessa del Mare. L’autrice morì poco prima di terminarlo, e per questo il finale rimane un po’ aperto, tuttavia è ricco di insegnamenti sui Misteri di Iside ed è una lettura meravigliosa magica come solo la Fortune sapeva fare.

Il coprotagonista maschile, fondamentale in questi romanzi, perché il lavoro magico per essere compiuto deve essere attuato dall’energia sia maschie che femminile, è un medico famoso tanto per le sue grandi competenze quanto per il suo caratteraccio, che tiene lontani o addirittura spaventa pazienti e studenti. L’incontro con la nostra sacerdotessa, che lo introdurrà al lavoro magico ma anche, e forse soprattutto, alla sua trasformazione e crescita interiore, gli permetterà di liberarsi dalle catene che aveva egli stesso forgiato.

Attraverso di lui, Vivien condivide con tutti noi i Misteri della Dea, in questo caso prevalentemente Iside, e il lavoro con le forze lunari. È comprensibile che questi romanzi abbiano causato la sua cacciata dalla Golden Dawn, poiché al di là del racconto, l’opera è pregna di insegnamenti esoterici, ma con la sua scelta la Fortune ha dato un grande dono a tutti i cercatori di conoscenza.

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“Non faccio segreto di essere pagana e di venerare Iside, che è solo un altro nome della Natura. Dicendo questo non rinnego l’Unico Dio, l’origine della vita, perché la Natura è manifestazione di Dio; ma credo che ci sia un tempo per le cose spirituali e uno per le cose naturali e che si compia un errore quando si esagera con le spirituali. […]

Ho fede nella Natura e la considero sacra, e la rappresento con il geroglifico della Grande Iside, il cui simbolo è la luna. Ho servito il culto della Grande Iside in cui credo nel corso degli anni, e il mio compito oggi è di rappresentare la Natura contro coloro che sono blasfemi nei suoi confronti, diffamando in questo modo loro stessi.”

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“Ovunque venga venerata una dea, è con le forze lunari che si lavora, e sono importanti. È la loro mancanza che sta facendo perdere equilibrio alla civiltà moderna. I cattolici compensano in parte con l’adorazione della vergine – Stella Maris, Stella del Mare – ma cos’è questa se non la “Venere Anadiomene” – la Venere nata dalla spuma del mare? E chi è la Regina Coeli se non la Luna?”

 

 

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