Rendere la Casa un Tempio

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“Se la casa deve diventare un tempio di iniziazione per l’anima, i suoi doveri devono essere operati come un rituale. Finché odiamo gli umili doveri della casa, anche se li compiamo fedelmente, quella casa non può essere un tempio. […] Per rendere la casa un tempio di iniziazione per l’anima, i suoi doveri devono essere dominati da due ideali: l’amore e la bellezza. I suoi servizi devono essere resi con simpatia e gioia e dobbiamo rendere belli i suoi dettagli più umili.”  (Dion Fortune - L’apprendistato e il lavoro di un iniziato)

Nei Vangeli Gesù definì il corpo come il tempio dello Spirito, ma anche la casa può e dovrebbe essere un tempio. Ciò non significa necessariamente creare altari o angoli “religiosi”, ma più in generale trattare il luogo in cui viviamo e accogliamo gli ospiti come un luogo sacro, puro, un’oasi di pace, bellezza e armonia.

Tenere la casa pulita e ordinata può essere fatto con malavoglia e approssimativamente oppure può diventare un rituale, un modo per prendersi cura del nostro luogo sicuro.

Di libri e blog sul decluttering ormai ce ne sono un’infinità, e nella realtà è meno semplice di quanto sembri perché (a meno che non si sia già completamente disidentificati dall’ego) buttare via le cose vuol dire gettare via anche un pezzetto di sé, o i ricordi legati a quell’oggetto. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Una buona idea è occuparsi di un pezzetto alla volta. Ad esempio, mettere in ordine quell’angolo della stanza in cui abbiamo accumulato cianfrusaglie, il cassetto della scrivania o della cucina, o vendere cose che non usiamo più.

Se non vogliamo vendere o gettare le cose che possediamo ma che non usiamo, chiediamoci perché non le usiamo e come possiamo cominciare a farlo. A volte capita che acquistiamo qualcosa, magari un bell’indumento o un raffinato servizio di piatti, ma poi per timore di sgualcirlo lo teniamo nell’armadio a “fare la muffa”, relegandolo a un futuro immaginario di “occasioni speciali” che però non arrivano mai. Così finiamo col dimenticarcene e l’oggetto che volevamo tanto preservare dall’usura si rovina comunque, perché non è stato vissuto. Quindi anche fare questo, ovvero tirare fuori dagli armadi gli oggetti che non volevamo rovinare e utilizzarli, è un modo per onorarli e onorare noi stessi e la nostra casa.

L’importante è evitare la stagnazione, perché quella fisica porta stagnazione energetica e viceversa. Tenere l’energia viva, in movimento, è essenziale.

Queste sono solo alcune delle cose che possiamo fare, oltre a usare decorazioni, profumi di oli essenziali o incensi naturali, colori e oggetti che per noi rappresentano bellezza, gioia e sacralità.

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