La Leggenda di Ceridwen e Taliesin

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La leggenda dell’Awen è uno degli antichi racconti gallesi più noti.

Cominciò tutto quando la dea Ceridwen decide di fare una pozione per il figlio Morfran, nato molto brutto e deforme, affinché egli potesse avere qualcosa di speciale che lo compensasse di quel triste destino.

Così, preparò un calderone pieno di “Awen a Gwybodau” (ispirazione e conoscenza) e diede al suo servitore Gwïon Bach il compito di mescolare e mantenere acceso il fuoco (la pozione doveva bollire per un anno e un giorno). Tre gocce bollenti della pozione però schizzarono su un dito di Gwïon, che se le mise in bocca per via del bruciore e venne così colto dall’ispirazione, acquisendo la conoscenza di tutto.

Poiché la pozione era destinata solo a Morfran, Gwïon si tramutò in una lepre per sfuggire all’ira di Ceridwen, la quale a sua volta si trasformò in un levriero per catturare il ragazzo. Poi Gwïon diventò pesce e si tuffò nel fiume, ma Ceridwen si trasformò in una lontra e gli nuotò dietro. A rischio di essere preso, Gwïon si tramutò in uccello e volò via, ma Ceridwen lo inseguì nelle sembianze di un falco. Vedendo un granaio, come ultima speranza Gwïon si trasformò in un chicco di mais per nascondersi e confondersi, ma Ceridwen mangiò tutto incluso lui.

Tornata donna, Ceridwen si rese presto conto di essere incinta e che il bambino che portava in grembo era proprio Gwïon. Attese la nascita per portare a termine la sua punizione, ma la grande bellezza del rinato Gwïon le impedì di ucciderlo, così lo avvolse in pelle di animale e lo mise in una piroga, spingendola al largo.

Il bambino fu trovato da un giovane uomo di nome Elffin, che lo chiamò Taliesin per via della sua fronte alta.

Taliesin divenne il più grande bardo della storia, capace di incantare chiunque con la sua bellissima voce e presenza… e pare che abbia insegnato la sua arte a Merlino…

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